Teatro Bellini di Napoli
Il Teatro Bellini di Napoli è il più bel Teatro Stabile partenopeo. Ispirato all’Opera Comique, i suoi ori, gli affreschi e le figure intagliate lo rendono luogo d’espressione di magnifiche rappresentazioni teatrali e location ideale per cerimonie, eventi e incontri d’affari. Tipologia: teatro all’italiana su pianta a ferro di cavallo con cinque ordini di palchi (18 al primo, 21 negli altri), ed un sesto ordine a loggia continua.
Il teatro è stato progettato dall’architetto Carlo Sorgente e presenta un’incantevole facciata in stile neo-rinascimentale. Al suo interno, il teatro è adornato con poltrone in velluto rosso, decorazioni dorate e un soffitto meravigliosamente affrescato. La sua acustica impeccabile lo rende uno dei luoghi preferiti per i concerti e le rappresentazioni teatrali. Ogni volta che ci si siede nel Teatro Bellini, ci si sente trasportati indietro nel tempo, in un’epoca in cui l’arte e la cultura erano il fulcro della società.
La magnifica architettura del Teatro Bellini di Napoli
La magnifica architettura del Teatro Bellini di Napoli è un vero spettacolo per gli occhi. Costruito nel 1878, e per circa 15 anni la sua programmazione fu principalmente lirica, poi si aprì alla prosa dialettale e per alcuni anni divenne sede stabile della compagnia di Eduardo Scarpetta.
Il Teatro Bellini di Napoli è un importante luogo culturale che ha una lunga e ricca storia. Il teatro ha visto numerose rappresentazioni, opere e concerti che hanno contribuito a definire la cultura della città. Il teatro, che prende il nome dal compositore catanese Vincenzo Bellini, è stato completamente ristrutturato e restaurato negli anni ’80, e oggi offre uno spazio unico per la fruizione delle arti. Grazie alla sua posizione centrale, il teatro Bellini è facilmente accessibile e rappresenta un punto di riferimento per la cultura napoletana. La sua importanza culturale è stata riconosciuta a livello internazionale, e il teatro ha ospitato spettacoli e concerti di artisti di fama mondiale. La sua bellezza e la sua storia lo rendono un luogo imperdibile per chiunque visiti Napoli.
I grandi artisti che si sono esibiti al Teatro Bellini
Il Teatro Bellini di Napoli ha ospitato nel corso degli anni molti grandi artisti, provenienti da tutto il mondo. Da cantanti lirici a ballerini, da attori a musicisti, tutti hanno trovato in questo teatro un luogo perfetto per esibirsi. Tra i tanti nomi che hanno calcato il palcoscenico del Bellini, si possono citare Enrico Caruso, Maria Callas, Rudolf Nureyev, Luciano Pavarotti e molti altri. Il teatro Bellini ospitò il suo ultimo spettacolo: Masaniello con Nino Taranto per poi diventare un cinema di terz’ordine ed essere chiuso alla fine degli anni ’70.
Ogni spettacolo è stato un’esperienza unica per il pubblico e per gli artisti stessi, che hanno potuto apprezzare l’acustica perfetta e l’atmosfera magica di questo luogo storico. Il Teatro Bellini di Napoli è senza dubbio uno dei teatri più importanti non solo in Italia, ma in tutto il mondo. Grazie alla sua storia e alla sua bellezza, il teatro Bellini di Napoli continua a essere un luogo di riferimento per la cultura e le arti. Dopo gli anni di declino e poi di chiusura, Tato Russo, nel 1987 decise di salvare il Bellini da una sicura distruzione e in poco più di un anno, superando difficoltà tecniche, organizzative ed economiche, riuscì a riportare l’edificio all’antico splendore.
Nell’autunno del 1988, con la messa in scena dell’Opera da tre soldi di Bertolt Brecht per la regia dello stesso Tato Russo, il Bellini ridiventò un teatro.
Tato Russo, regista, drammaturgo, poeta, musicista, attore, talento multiforme della scena drammatica nazionale, è, tra gli esponenti del teatro italiano. Regista e interprete di particolarissime riscritture: ”La Tempesta, Sogno di una notte di mezza estate, Amleto, La commedia degli equivoci, L’opera da tre soldi, Il candelaio, Scugnizza, Hotel Excelsior, ‘O munaciello, Palummella zompa e vola, Irma la dolce, Cafè chantant, Socrate immaginario, Le stanze del castello, Il fu Mattia Pascal e delle opere musicali: Masaniello, Viva Diego, I Promessi Sposi, Il ritratto di Dorian Gray e tante altre”.
Nel 2010 la gestione è passata ai figli dell’artista, Roberta, Gabriele e Daniele Russo, che hanno conservato la vocazione teatrale originaria, agendo nel solco della lungimiranza paterna ma proiettandola nel nuovo millennio: continuano a produrre e ospitare spettacoli di notevole interesse culturale e, cogliendo il segno dei tempi, hanno arricchito e diversificato le attività della struttura, aprendosi a collaborazioni e all’organizzazione di iniziative e attività culturali di vario genere.
Qualche dato tecnico
Platea: asse trasversale m 16,60 asse longitudinale (fino alla linea del boccascena) m. 18,50 H. m. 16,80 (al fondo sala); 17,70 (all’inizio del golfo mistico). Boccascena: larghezza m 13,00; h. m. 13,50.
Palcoscenico: larghezza max m 22,50 larghezza min m 19,20 profondità (dalla ribalta al muro di fondo) m 15,00 h. fino al graticcio m 19,50. Capienza: 1200 spettatori circa (550 nei palchi, 350 in platea, 300 nel loggione)
Presentata la Stagione 2023-2024 del Teatro Bellini
Partirà il 13 ottobre 2023 per terminare il 2 giugno 2024. 28 spettacoli e 180 repliche in sala grande, 70 appuntamenti per i più piccoli fra laboratori, spettacoli per le scuole e per le famiglie, 25 spettacoli e 180 repliche al Piccolo Bellini. Per un totale di oltre 500 appuntamenti fra prosa, spettacoli internazionali, danza, performance, concerti, recital, reading, presentazioni di libri e tutte le attività dedicate al teatro scuola, alla formazione ed ai bambini. Per la Stagione Teatrale 2023-2024 il Teatro Bellini si avvale di nuove collaborazioni con alcune delle Istituzioni più illustri della città: Scienza e Arte collaborano per valorizzare la ricca proposta del cartellone teatrale, che grazie al contributo dell’INAF – Osservatorio Astronomico di Capodimonte, dell’Accademia di Belle Arti di Napoli e della Scuola Italiana di COMIX si presenta al pubblico in una veste stellare!
Una programmazione articolata e ricca che si partirà con Roberto Saviano che, insieme a Mimmo Borrelli, è protagonista di Sanghenapule Vita straordinaria di San Gennaro, diretto dallo stesso Borrelli. E poi ‘Elio e le storie tese’, Toni Servillo, Lino Guanciale e tanti altri.