Isola di Procida
Procida pittoresco villaggio di pescatori, è situata tra l’Isola di Ischia e il Capo Miseno, nel meraviglioso Golfo di Napoli. La sua bellezza si dipana lungo le coste frastagliate e le forme irregolari di cui è caratterizzata: spesso i turisti non la considerano come dovrebbero, preferendo a quest’isola, quella di Ischia e, soprattutto, quella di Capri, commettendo “l’errore” di perdersi una vacanza di relax e sole in un’isola piccola ma piena di particolarità. L’isola, infatti, mantiene ancora salde le sue tradizioni ricche di fascino e la sua vita legata principalmente all’attività marittima e alla vita in riva alle acque che la bagnano. Potete arrivare a Procida, prendendo un biglietto per l’aliscafo dal Molo Beverello. Il viaggio durerà un’ora, durante la quale potrete ammirare il litorale di Posillipo e quello Flegreo. Estremo lembo del Golfo delle Sirene, Procida, con una superficie di circa 4 kmq, è la terza in ordine di grandezza delle isole partenopee.
Venuti la prima volta, si ritorna sempre volentieri. Oggi come ieri, Procida è un susseguirsi di casette colorate, antichi palazzi, vedute mozzafiato, vigneti, limoneti, e poi spiagge sabbiose, insenature, sentieri, stradine, natura, mare blu, gabbiani, profumi, colori, sapori.
Non è un’isola, non è uno scoglio, è un gioiello poggiato sul mare.
Tranquilla, misteriosa, con i suoi ritmi lenti, lontana dalla mondanità e dal caos delle isole vicine, Procida è la meta degli amanti della semplicità, della tradizione, della quiete. Procida emoziona, ispira, incanta. Procida è l’Isola della Cultura. Procida la Capitale Italiana della Cultura 2022: è qui che sono state ambientate e scritte le pagine de “L’isola di Arturo”, il romanzo di Elsa Morante, vincitore del Premio Strega, che racconta la maturazione di un giovanetto, quasi segregato nell’incanto fermo dell’Isola di Procida; e sempre a Procida riconducono le parole di Alphonse De Lamartine nel suo “Graziella”, la giovane donna simbolo della bellezza procidana e del sacrificio per amore. Per alcuni Procida è l’Isola dei Limoni, perché qui crescono limoni grossi come cedri, con un albedo (la parte bianca sotto la scorza gialla) così spesso da essere chiamato “pane”. Per altri Procida è l’isola de “Il Postino”, l’ultima pellicola del compianto Massimo Troisi.
Per tutti Procida è l’isola per antonomasia.
Così la grande scrittrice Elsa Morante descrive Procida in una delle più belle pagine del romanzo “L’isola di Arturo”.
La mia isola ha straducce solitarie chiuse fra muri antichi, oltre i quali si stendono frutteti e vigneti che sembrano giardini imperiali.