Villa Vannucchi
Ai piedi del Vesuvio una delle più belle ed eleganti ville del Miglio D’oro
Da Barra a Torre del Greco si estende l’affascinante percorso del Miglio d’oro, caratterizzato dalle antiche ed eleganti ville nobiliari che si affacciavano sulla costa sottostante il Vesuvio. Oggi vi parliamo di Villa Vannucchi a San Giorgio a Cremano. Villa Vannucchi è una delle tante ville monumentali del Miglio d’Oro e si trova precisamente nel comune di San Giorgio a Cremano, in provincia di Napoli. Voluta inizialmente da Giacomo d’Aquino di Caramanico, un gentiluomo vicino alla casa reale dei Borbone, la struttura fu venduta a nuovi proprietari stranieri alla metà dell’800, per poi passare, nel 1912, alla famiglia Vannucchi.
Una delle più importanti “ville vesuviane” della seconda metà del settecento. La struttura architettonica è imponente ed è stata ristrutturata un decennio fa: colori e ornamenti di bell’impatto.
Il punto di forza della Villa è sicuramente il PARCO: un magnifico “giardino all’italiana” costituito da un lungo viale che parte dal cortile posteriore e giunge ad una fontana monumentale formata da quattro vasche laterali.Da qui a “raggiera” hanno origine quattordici viali che tagliano il giardino per esteso. Nel parco sono presenti un antichissimo albero di canfora, pini (pinus ombrellifera), lecci, palme, magnolie ecc….
La villa è caratterizzata da uno spettacolare parco (nella foto, in alto), secondo il disegno originale che era riportato sulla mappa della Pianta Carafa, e che probabilmente si rifà ad una presunta simbologia massonica, in ogni caso questo vasto e importante complesso è senza dubbio uno dei più chiari esempi di “Giardino all’italiana” presente in Campania. Nell’ottocento tale villa divenne uno dei centri più ambiti della mondanità borghese napoletana, dove si organizzavano lussuosi e luculliani banchetti. Dopo il terremoto del 1980, la villa subì seri danni e fu messa in sicurezza attraverso numerose travi di legno, le stesse che Massimo Troisi ci fece vedere all’inizio del suo film di esordio Ricomincio da tre, dove fu girata appunto la scena iniziale, con un inquieto, logorroico e petulante Lello Arena.