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Scopri le meraviglie delle ville vesuviane del Miglio D’Oro

Il Miglio d’Oro di Napoli è veramente un tesoro architettonico da scoprire e preservare. Questo affascinante tratto costiero lungo la baia di Napoli è punteggiato da magnifiche bellezze architettoniche che testimoniano secoli di storia e cultura. Lungo questa strada panoramica, si possono ammirare sontuose ville, palazzi storici e chiese riccamente decorate, ognuno con la propria storia e stile architettonico unico.

Ogni edificio racconta una parte della ricca eredità culturale di Napoli, offrendo un affascinante mix di stili, dal barocco al neoclassico. Preservare il Miglio d’Oro è fondamentale per salvaguardare la bellezza e l’unicità di quest’area e garantire che le future generazioni possano continuare ad ammirare e apprezzare questa straordinaria testimonianza del passato.

Le più belle ville della nobiltà napoletana sono tutte racchiuse in questo tratto di strada di pochi chilometri. Scopriamo insieme le più belle da visitare. Un tratto di strada che originariamente si estendeva da Ercolano a Torre del Greco, ma che con il passare del tempo è stato esteso al tratto di strada che porta dalla zona est di Napoli ai paesi vesuviani suddetti.

Gli eventi culturali che animano il territorio del miglio d’oro sono un vero e proprio tesoro per la comunità locale e per i visitatori. Grazie a queste manifestazioni, il territorio si anima di vita e si trasforma in un luogo ricco di stimoli e opportunità.

Ogni evento è pensato per valorizzare le tradizioni e la cultura della zona, offrendo spettacoli, mostre, concerti e altre attività che coinvolgono sia i residenti che i turisti. Questo costante flusso di eventi culturali rappresenta una grande opportunità di crescita economica e di sviluppo per il territorio, attirando sempre più persone interessate a scoprire le meraviglie del miglio d’oro e a partecipare a questa vibrante scena culturale.

La varietà di eventi proposti è incredibile: dalla rievocazione storica del passato glorioso del territorio alle esposizioni d’arte contemporanea, ogni manifestazione offre qualcosa di unico e entusiasmante. Ad esempio, la settimana delle feste patronali è l’occasione in cui i residenti si riuniscono per celebrare antiche tradizioni, vestiti in abiti tradizionali e partecipando a processioni e festeggiamenti religiosi. È un’opportunità per immergersi completamente nella cultura e nella storia di questa meravigliosa terra.

Oltre alle celebrazioni religiose, ci sono anche festival di musica che attirano artisti di fama internazionale. Le serate all’aperto, illuminata dalle luci soffuse e dagli spettacoli di fuochi d’artificio, creano un’atmosfera magica in cui la musica e il divertimento si fondono con la bellezza del paesaggio.

Le incantevoli dimore in “le ville del miglio d’oro”: un viaggio nella nobiltà napoletana

Le incantevoli dimore che caratterizzano “le ville del miglio d’oro” offrono un affascinante viaggio nel passato della nobiltà napoletana. Queste sontuose residenze, immerse in un’atmosfera di eleganza e raffinatezza, rappresentano un importante patrimonio storico e culturale da scoprire. Ogni villa ha la sua storia unica, con architetture affascinanti e giardini incantevoli. Attraversando questo tratto di strada, si avrà la possibilità di ammirare palazzi di grande prestigio, testimonianze di un’epoca di splendore e opulenza. Ogni visita a queste dimore permette di immergersi nell’arte, nell’arredamento e nella vita quotidiana dell’alta società napoletana dell’epoca. Un viaggio tra le “ville del miglio d’oro” è un’esperienza indimenticabile che permette di riscoprire il fascino di un’epoca passata e di apprezzare la bellezza e l’eleganza delle dimore che ancora oggi ne conservano intatto il loro splendore.

Un tuffo nel passato

Immergiti in un viaggio nel passato e scopri le sontuose dimore del miglio d’oro di Napoli. Questa straordinaria collezione di ville rappresenta un tesoro architettonico e storico, testimonianze viventi dell’eleganza e del lusso dell’aristocrazia napoletana. Ogni villa racconta una storia unica, con i loro sontuosi giardini all’italiana, le maestose facciate e gli interni riccamente decorati. Camminando tra queste dimore, ti ritroverai a respirare l’atmosfera di un’epoca passata, ammirando gli affreschi, le opere d’arte e i mobili d’epoca che adornano gli interni. Non perdere l’occasione di visitare queste splendide residenze, che rappresentano un vero e proprio tesoro culturale per la città di Napoli.

Architettura e storia

Le ville del miglio d’oro nel cuore di Napoli sono un vero tesoro architettonico e storico. Queste dimore, appartenenti alla nobiltà napoletana, sono un’imponente testimonianza del passato glorioso della città. Ogni villa racconta una storia unica, con dettagli architettonici affascinanti e giardini incantevoli che ti trasportano in un’epoca di splendore e opulenza. Attraversando il miglio d’oro, si avrà la possibilità di ammirare palazzi di grande prestigio, immergendosi nell’arte, nell’arredamento e nella vita quotidiana dell’alta società napoletana del tempo. Ogni visita a queste dimore permette di apprezzare la bellezza e l’eleganza delle dimore che ancora oggi conservano intatto il loro splendore. Sono luoghi che ti permettono di fare un viaggio nel tempo, riscoprendo il fascino di un’epoca passata e ammirando l’impressionante eredità culturale che queste ville rappresentano.

Villa d’Elboeuf

Villa d’Elboeuf è la prima delle ville vesuviane, in ordine cronologico. Edificata nel 1711 dal duca d’Elboeuf, sul progetto dell’architetto Ferdinando Sanfelice. L’edificio inizialmente si presentava su due livelli. La facciata principale è rivolta verso il mare e formata due portali, a cui di accedeva da una doppia scala ellittica con balaustra in marmo e piperno.

Si narra che nel 1738 Carlo di Borbone, in visita alla villa, si innamorò di quei luoghi e fece costruire nelle vicinanze la Reggia di Portici. Nel 1742 il re acquistò la villa, trasformandola in una sorta di dépendance per la vicina Reggia, costituendone il vero approdo marittimo per gli ospiti che giungevano a Portici via mare.

Dopo Carlo di Borbone, un altro re napoletano, Ferdinando IV ampliò il complesso facendo costruire il Bagno della regina, una costruzione ad emiciclo di due piani che si protendeva verso il mare.

Nel 1839 con la costruzione del tratto di ferrovia che univa Napoli a Portici si è venuto a creare un disagio architettonico nel complesso della Villa d’Elboeuf, separando la costruzione dal parco retrostante isolandola definitivamente dal contesto cittadino e avviandola al declino. Negli ultimi anni la Villa è stata posta ad un rigoroso lavoro di restauro.

Villa Campolieto

Nel 1755 Lucio di Sangro, duca di Casacalenda, commissionò la progettazione di Villa Campolieto a Mario Gioffredo, ma poi l’opera fu affidata a Luigi Vanvitelli, a cui successe il figlio Carlo.

L’impianto è a croce greca quadrangolare con al centro una cupola illuminata da quattro finestre ovali, con un porticato circolare con archi a tutto sesto sul piazzale retrostante.

La facciata anteriore con due ordini di finestre, con quelle del piano nobile decorate da timpani triangolari, corredata da un bugnato liscio. La facciata posteriore, che riprende gli elementi di quella anteriore. Il porticato sul retro è a ferro di cavallo per meglio congiungersi al corpo di fabbrica antistante. Il Vanvitelli supervisionò anche le decorazioni interne, tra le quali figurano opere di Jacopo Cestaro, Fedele Fischetti, Gaetano Magrì.

Villa Favorita

Villa Favorita, nota anche come la Real Villa della Favorita, è una delle ville più note sita nel comune di Ercolano. Realizzata su progetto di Ferdinando Fuga nel 1768, divenne dimora reale nel 1792 quando fu acquistata da Ferdinando IV di Borbone.

L’edificio presenta una facciata a due piani scandita da coppie di lesene che vengono interrotte dai portali laterali in piperno e dalle due finestre centrali, che annunciano la presenza del grande del salone ellittico. L’elemento più significativo è la grande scale semicircolare della facciata posteriore che mette in comunicazione la villa con il parco retrostante.

Addentrandoci tra i locali della villa quello che risalta subito agli occhi è il grande gusto per le decorazioni che variano dallo stile a seconda del tempo e dell’ospite di riferimento, passando dalle classiche vedute del Golfo di Napoli a motivi arabeggianti oppure orientali. Il salone centrale ellittico era ornato con un maestoso pavimento a mosaico, proveniente dai resti della villa di Tiberio a Capri.

Il Parco sul Mare della Villa Favorita, è l’area verde storica più grande di questo lato del golfo di Napoli, nel quale faceva sì che si affacciasse il Miglio d’Oro. Proprio al termine del parco c’è l’approdo borbonico, costituito da due locali, davanti ai quali è collocata una piccola esedra da cui si accede al molo.

Villa Signorini

Villa Signorini, nel comune di Ercolano, fu realizzata nella seconda metà del Settecento. Lo stile utilizzato richiama in qualche modo le architetture di Domenico Antonio Vaccaro. Nel 1911 venne acquistata da Paolo Signorini, proprietario della Cirio, dal quale prende il nome.

La morfologia è a pianta quadrata, con un grande portale di ingresso, in bugnato di piperno. È una delle poche ville vesuviane del Miglio d’Oro a conservare la volumetria originale. L’interno consta di un piano nobile raffinatamente decorato con alcuni con affreschi alla maniera dell’epoca con finte architetture prospettiche tra cui la vicina Villa Campolieto o la Reggia di Portici.

Il giardino di Villa Signorini presenta percorsi tra eleganti giardini all’italiana, agrumeti e specie arboree spesso esotiche tra i quali perdersi amabilmente.

 

Tra le Ville Vesuviane ricordiamo le più significative

Si tratta di 122 palazzi edificati tra il ‘700 e l’800, tutti ugualmente maestosi e tutelati dall’Ente Ville Vesuviane: oltre alla bellezza, sono passate alla storia per un elemento che hanno in comune, l’immagine di San Gennaro incisa in una delle stanze per proteggere gli abitanti dal Vesuvio.

Ville Vesuviane ad Ercolano

Villa Favorita, Villa Durante, Villa Ruggiero, Villa Campolieto, Villa Battista, Villa Signorini, Villa Granito di Belimonte, Palazzo Tarascone, Villa Tosti di Valminuta, Palazzo Capracotta, Villa Consiglio, Villa De Liguoro, Villa Giulio De La Ville, Villa Aprile, Villa Marchesi Arena, Villa del Bisogno Casaluce, Villa Passaro, Villa Lucia, Villa Principe di Migliano, Villa Manes-Rossi, Villa Vargas, Palazzo municipale.

Ville Vesuviane a Portici

Palazzo Reale (Reggia di Portici, la terza meraviglia di Carlo di Borbone), Villa d’Elboeuf, Villa Meola d’Anza, Villa Menna, Palazzo Landriani, Villa Lauro Lancellotti, Villa Ragazzino, Villa Esedrio ex Villa Buono, Villa Mascolo, Palazzo Ruffo di Bagnara, Palazzo Basile/Sorvillo, Palazzo Serra di Cassano, Palazzo Stigliano/Capuano, Palazzo Valle, Villa D’amore, Palazzo Amoretti, Villa Aversa, Palazzo di Fiore, Villa Emilia, Villa Gallo, Villa Maltese, Palazzo Mascabruno, Villa Nava, Palazzo Evidente, Palazzo Starita, Villa Zelo.

Ville Vesuviane a San Giorgio a Cremano

Villa Vannucchi, Villa Falanga, Villa Caracciolo di Forino, Villa Sinicopri, Villa Tanucci, Villa Righi, Villa F. Galante, Villa G. A. Galante, Villa Giarrusso e Maria, Villa Giulia, Villa Jesu, Villa Lignola, Villa Marulli, Villa Marullier, Villa Leone, Villa Menale, Villa Olimpia, Villa Pizzicato, Villa Salvatelli, Villa Righetti, Villa Bruno, Villa Cerbone-Cariati, Villa Avallone-Tufarelli, Villa Lignola, Villa Tufarelli, Villa Borrelli, Villa Pignatelli di Montecalvo, Villa Bonocore, Villa Carafa di Percuoco, Villa Carsana, Villa Cosenza, Villa Ummarino, Villa Zampaglione.

Ville Vesuviane a Torre del Greco

Villa Bruno Prota, Palazzo Vallelonga, Villa Caramiello, Villa del Cardinale, Palazzo Cicchella, Masseria Donna Chiara, Villa Ercole, Villa Fienga, Villa Guerra, Villa Macrina, Villa Maria, Villa Mennella, Palazzo Petrella, Palazzo Salvatore, Villa San Gennariello, Villa Solimena, Villa delle Ginestre; Palazzo Fiorillo.