Isola di Capri
L’isola di Capri domina incontrastata l’orizzonte dell’immaginario collettivo come la meta più sognata ed ambita. La sua straordinaria bellezza, l’incanto dei panorami, l’atmosfera di rilassato benessere che vi si respira sono un unicum che non fa temere rivali. Capri è stata sin dai tempi più antichi meta e approdo di viaggiatori illustri: il primo turista è stato l’Imperatore Tiberio che vi si rifugiò per sfuggire al caos cittadino di Roma; una lunghissima lista di personaggi ha scelto poi, nei secoli successivi,
l’Isola di Capri come approdo temporaneo o definitivo, lasciando ognuno un ricordo ed un segno che hanno costruito il mito di Capri. Da vedere
Da vedere la Certosa di San Giacomo il Chiostro Grande segue uno schema tardo rinascimentale con archi a tutto sesto su pilastri in pietra, mentre l’area al centro è organizzata secondo un disegno geometrico con spazi verdi e Il Chiostro Piccolo ha delicati archi a tutto sesto su colonne romane in marmo.
L’isola azzurra emblema di eleganza, di lifestyle, ma anche di mito, di sogno, ha ispirato artisti di ogni genere sin da tempi molto antichi. Ma è soprattutto la Capri mondana degli anni ’60 quella che è rimasta impressa nell’immaginario collettivo più di ogni altra epoca, quanto il jet-set internazionale vi si recava per le vacanze e i paparazzi accorrevano per scattare immagini più o meno rubate alle celebrità.
Villa Carpasseggiando lungo le viuzze suggestive dell’Isola di Capri, scorgerai Saetta, Stella e Scopolo, ovvero i Faraglioni di Capri: sono una delle cose che colpiscono maggiormente, emergendo dall’acqua con la loro imponenza. Sono uno dei simboli di Capri e famosi in tutto il mondo!
Si tratta di tre grandi massi rocciosi immersi nel blu del mare e situati a qualche metro dalla costa caprese. Il più alto (Saetta) misura 109 metri, mentre quello al centro (Stella) è attraversato da una grotta naturale, raggiungibile in barca. Sul faraglione Scopolo, invece, vive la famosissima lucertola azzurra, che per mimetizzarsi ha assunto il colore blu del mare e del cielo.
Pensa che i faraglioni furono citati persino da Omero nell’Odissea e sarebbero i massi lanciati da Polifemo. Il nome deriva deriva dal greco pharos, che significa faro.olina