Città della Scienza
Città della Scienza lavora per costruire un’economia basata sulla conoscenza, capace di creare lavoro vero e di qualità e maggiore coesione sociale. Questo progetto si sviluppa attraverso la valorizzazione delle risorse del territorio e l’attenzione al contesto europeo ed euro–mediterraneo. La Fondazione sostiene, infatti, i suoi stakeholder territoriali (reti di scuole, agenzie, imprese, enti locali e associazioni) che divengono suoi cooperatori e bracci operativi e contribuiscono a sperimentare prodotti culturali nuovi ed a moltiplicarne gli effetti con azioni sul territorio. Inoltre la Fondazione è consapevole che i propri obiettivi si giocano, oggi, nel contesto europeo ed euro-mediterraneo, sia per le oggettive condizioni della ricerca scientifica e tecnologica contemporanea; sia per le caratteristiche del processo di integrazione europea, sia per la posizione strategica di Napoli e del Mezzogiorno, ai confini tra Nord e Sud del mondo. Un’area dedicata alla Formazione, allo Sviluppo territoriale e alla creazione di nuova imprenditorialità nel Mezzogiorno, un’area dedicata allo svolgimento di Eventi, Congressi, Meeting e Conferenze.
Cresciuta nell’area del ex polo industriale di Bagnoli, in alcuni capannoni ottocenteschi recuperati con un’ardita operazione di archeologia industriale, si estende per un’area di circa 15.000 mq. ed accoglie oltre 35.000 visitatori da ogni parte d’Italia. Città della Scienza è: “il primo museo scientifico interattivo realizzato in Italia, uno strumento educativo di diffusione della cultura scientifica e tecnologica con l’obiettivo di stimolare nel visitatore la voglia di capire i fenomeni scientifici attraverso una metodologia innovativa. Non ci sono oggetti in mostra da “guardare e non toccare”, ma esperienze da fare. Grandi e piccoli sono chiamati a sperimentare direttamente i fenomeni scientifici presenti in natura e nella vita quotidiana. I visitatori sono, quindi, protagonisti attivi del “fare scienza”: sono invitati a osservare, riprodurre ed analizzare i fenomeni, a porsi domande e cercare risposte nelle aree espositive, nelle mostre, nei laboratori e nelle tante attività scientifiche che vi si svolgono.”