"Love Difference" di Michelangelo Pistoletto

Michelangelo Pistoletto, Love Difference

L’annuale appuntamento che vede protagonista Piazza del Plebiscito a Napoli si apre quest’anno con un doppio intervento di Michelangelo Pistoletto con la sue installazioni artistiche.

Esponente di spicco, negli anni ’60-’70, del movimento dell’arte povera teorizzato da Germano Celant e, oggi, tra i protagonisti riconosciuti della scena artistica internazionale. Pistoletto trasforma l’immagine della basilica di San Francesco di Paola in un manifesto collettivo di amore per le differenze, ripetendo lungo la trabeazione del colonnato, in tutte le lingue del mondo e con neon di diverso coloro, il suo slogan: Love Difference.

Al centro della piazza lo stesso concetto è trasformato in immagine per mezzo di una grande pedana, la cui forma riproduce i profili dei paesi che affacciano sul Mediterraneo, approfondendo l’idea di una possibile, armonica convivenza tra uomini uguali eppure diversi tra loro per colore della pelle, cultura, religione, provenienza geografica, ma non certo per nascita. Pistoletto offre così la possibilità a ognuno di compiere il periplo del globo, di inventarsi viaggi e destinazioni impreviste, ricreando con l’immaginazione l’atmosfera di paesi magari mai visitati, l’immagine vaga di coste sconosciute.

L’opera deriva da un’idea nata nel 2002 con il progetto Love Difference – Movimento Artistico per una Politica InterMediterranea, che vede la realizzazione, all’interno di Cittadellarte – Fondazione Pistoletto di Biella, di un grande tavolo specchiante a forma di bacino del Mediterraneo.

Il progetto, presentato nel 2003 alla 50a Biennale di Venezia, dove l’artista ha ricevuto il Leone d’oro alla carriera, risponde a un più ampio programma di ricerca e impegno culturale avviato dell’artista sin dal 1994 con il manifesto programmatico Progetto Arte, teso a porre l’arte al centro di una trasformazione socialmente responsabile attraverso l’organizzazione di incontri, manifestazioni e mostre e, nel 1998, la fondazione della stessa Cittadellarte.

curatore: Eduardo Cicelyn