Damien Hirst al Museo Nazionale di Napoli

Il tormento e l’estasi di Damien Hirst al Museo Nazionale

L’iniziativa, “Il tormento e l’estasi” di Damien Hirst, si inserisce, dopo la personale dell’artista tedesco Anselm Kiefer e quelle di Richard Serra, Anish Kapoor, Jeff Koons e Francesco Clemente, nell’ambito del progetto promosso dalla regione Campania “Annali delle Arti“, ideato e diretto da Achille Bonito Oliva e curato da Eduardo Cicelyn. Si tratta della prima rassegna antologica di Damien Hirst mai realizzata al mondo in un’istituzione museale.

Retrospettiva dell’artista inglese al Museo Archeologico Nazionale

Damien Hirst Napoli

La personale di Damien Hirst “The Agony and the Ecstasy” al Museo Archeologico Nazionale di Napoli, aperta dal 31 Ottobre al 31 Gennaio 2005, ricostruisce, attraverso un percorso di oltre quaranta opere, le fasi salienti della carriera del maestro inglese.

Hirst, nato nel 1965, e’ uno dei piu’ popolari e controversi artisti presenti sulla scena dell’arte contemporanea, esponente di spicco della straordinaria rinascita culturale di Londra alla fine degli anni Ottanta. La sua arte e’ intrisa delle inquietudini del nostro tempo: le gravi contraddizioni della societa’ post-industriale, l’eterna sublimazione di decadenza e morte, i fallaci meccanismi e le ambiguita’ del progresso scientifico e medico. Il tutto viene analizzato ed evidenziato attraverso sculture e dipinti di grande impatto visivo ed emotivo.

 

Mostra Damien Hirst Museo Nazionale

Mostra antologica 1989 – 2004. Le sue opere sono composizioni e installazioni di oggetti presi dalla realta’ che ricreano microcosmi isolati sotto vetro, come la serie di animali morti conservati in formaldeide in grandi teche trasparenti (tra cui la pecora e le due mucche sezionate). La mostra presenta una selezione di piu’ di quaranta opere. È qui che si colloca più spesso Hirst. In quel momento di massima tensione che sta nel trapasso da questa vita alla morte, ma anche nella trasposizione su cui si basa l’arte concettuale: dalla vita all’arte. Passaggio che nelle sue opere non si chiude. E crea ansia. Inquieta. “Soggetti” più che singole opere perché Hirst ripropone la medesima sensazione in più creazioni, con qualche modifica. Per non dare troppa importanza a nessuna opera, sostiene. Perché anche da un punto di vista commerciale è più conveniente, dicono i maliziosi.

Ma l’opera di Hirst è anche altro. È sguardo irridente sull’illusoria fiducia nella medicina (il busto anatomico di sei metri, per esempio), nei farmaci (sugli scaffali, in ordine esclusivamente estetico), nelle pillole (pois su tele, tutti della medesima dimensione, ordinati. Il colore differente per ognuno trasforma le rassicurazioni riposte nell’oggetto pillola in un senso visivo di disagio).

Non teme di essere approssimativo, inutilmente brutale, troppo attento all’effetto-che-fa più che all’ispirazione.

Cerimonia Damien Hirst Museo Archeologico NazionaleCerimonia Damien Hirst Salone della Meridiana Mann

Curata da Eduardo Cicelyn, Mario Codognato e Mirta d’Argenzio, l’esposizione sarà accompagnata da un ampio catalogo, che includerà una lunga ed esclusiva intervista con l’artista riguardo le sue opere e il suo rapporto col mondo.

Organizzazione: CIVITA