Ambienti virtuali come nuovi spazi di lavoro
La realtà virtuale conquista spazi sempre più vasti della nostra quotidianità, tanto che spesso non ce ne rendiamo nemmeno conto.
Tantissime attività, che in passato venivano compiute vis a vis, in spazi fisici, senza interazione di macchinari o di mezzi multimediali e interattivi, oggi si svolgono tramite computer, web, internet, videochiamate, chat e persino realtà virtuale e realtà aumentata. Tra le tante new entry virtuali vi sono quelle che coinvolgono gli spazi di lavoro di cui si occupano gli organizzatori di eventi e non solo, i quali, anche grazie o per colpa della pandemia, hanno subito una trasformazione rapida e senza possibilità di ritorno.
Dalle sedi fisiche agli ambienti virtuali, il passo è già stato compiuto; e il futuro, che fino a qualche tempo fa esisteva solo nei libri di Asimov e colleghi, oggi ci circonda e assorbe, arricchendo di novità la realtà contingente. Ma cosa sono questi nuovi spazi di lavoro virtuali? Cosa ci prospettano e in che modo potremo sfruttarli?
Cosa si intende per ambiente virtuale
Il termine “ambiente virtuale” può essere interpretato in due modi, affini ma diversi.
Il primo riguarda quegli ambienti fisici e reali che vengono dotati di nuove modalità di fruizioni afferenti alla realtà virtuale e aumentata. In questa accezione, l’ambiente virtuale è dunque uno spazio fisico, nel nostro caso uno spazio di lavoro, arricchito da tecnologie virtuali innovative in grado di creare nuove esperienze.
Il secondo modo in cui può essere interpretato il termine è quello a cui ci riferiamo in questo articolo e fa riferimento a spazi puramente virtuali, già parte del metaverso. In tal senso, l’ambiente virtuale è uno spazio tridimensionale interattivo, completamente navigabile, ma generato da un computer grazio all’utilizzo delle potenzialità della realtà virtuale. Questo spazio non fisico può essere strutturato e sfruttato in modo tale da dare vita a nuovi ambienti totalmente virtuali e immersivi, in grado di accogliere eventi e attività culturali di vario genere.
La potenza degli ambienti virtuali
Che piaccia oppure no, per quanti dubbi si possano avere, non è possibile non rendersi conto delle grandi potenzialità insite nella creazione e nell’utilizzo di ambienti virtuali per lo svolgimento di varie attività, compresa l’organizzazione di eventi.
Configurandosi come nuovi spazi di lavoro per gli organizzatori, gli ambienti virtuali offrono loro la possibilità di inventare modalità nuove e inclusive per regalare al pubblico vari tipi di eventi culturali, dalle visite ai musei ai concerti nelle piazze. La realtà virtuale del metaverso permette di raggiungere il pubblico presente in ogni parte del globo, senza obbligarlo a muoversi da casa e abbattendo barriere architettoniche e qualsiasi altro impedimento.
Grazie a questi nuovi ambienti, il pubblico che vorrà partecipare all’evento non avrà bisogno di altro che di una connessione a internet e di un computer che permetta di collegarsi all’evento; oppure, se gettiamo un occhio agli sviluppi futuri, degli occhiali per l’immersione completa nella realtà virtuale del nostro evento. Naturalmente, agli ambienti virtuali potranno essere affiancati quelli fisici, ideali per soddisfare tutte le esigenze di un pubblico variegato.
I principali vantaggi degli ambienti virtuali
Uno dei vantaggi principali degli ambienti virtuali è il fatto che possano ospitare un numero pressoché illimitato di partecipanti all’evento. Questo libera gli organizzatori da uno dei limiti più scomodi di cui tenere conto: la capienza degli spazi.
Sfruttando gli ambienti virtuali, si potranno ridurre gli spostamenti dei partecipanti e si potranno utilizzare meno strutture in-site, diminuendo drasticamente l’impatto che l’evento avrà sull’ambiente.
Cosa dire poi del fatto di poter raggiungere persone in tutto il mondo? Si tratta di un vantaggio indiscusso che permette di accogliere all’evento virtuale visitatori internazionali, i quali potranno collegarsi all’evento quando e da dove vorranno.
Un ambiente virtuale potrebbe anche abbattere i costi, seppure è fondamentale tenere presente che questi potrebbero essere piuttosto elevanti nel caso in cui si desiderasse ricreare un ambiente tridimensionale di grande impatto e ricco di stimoli e possibilità interattive.
Ambienti virtuali: applicazioni nell’organizzazione degli eventi culturali
Gli ambienti virtuali sono i nuovi spazi di lavoro per gli organizzatori di eventi più al passo con i tempi che desiderano coniugare modernità e tradizione; l’importante è sfruttare ogni mezzo a disposizione per arricchire sempre più l’esperienza degli utenti, raggiungendo i risultati stabiliti e creando coinvolgimento.
Ma quali sono gli eventi che possono sfruttare al meglio questo nuovo genere di ambienti? Qualsiasi tipologia di evento può essere spostata nel metaverso con successo, ma è necessario prestare attenzione al target di riferimento. Prima di lanciarsi in questa nuova esperienza organizzativa, è fondamentale domandarsi se il target di riferimento sia pronto ad immergersi in questo tipo di evento.
In linea generale, possiamo dire che un evento creato per coinvolgere un target anziano e poco propenso all’utilizzo del web e delle nuove tecnologie dovrebbe avvalersi delle modalità più tradizionali per raggiungere gli obiettivi, lasciando da parte gli ambienti virtuali. Al contrario, eventi pensarti per i giovani o per soggetti interessati alle novità tecnologiche e amanti della sperimentazione potrebbero permetterci di ottenere risultati sorprendenti.
Eventi che possono sfruttare gli ambienti virtuali: qualche esempio
Tra gli eventi che possono sfruttare al meglio gli ambienti virtuali troviamo le mostre d’arte. Le visite virtuali a musei e gallerie d’arte sono già una realtà e, grazie a tecnologie sempre più avanzate, si arricchiscono anno dopo anno di modalità esperienziali in grado di rendere il vissuto del visitatore virtuale sempre più coinvolgente.
Anche i concerti permettono di utilizzare con successo la modalità virtuale, creando coinvolgimento e permettendo la partecipazione di un gran numero di appassionati senza i limiti di capienza tipici degli spazi fisici.
Tra i numerosissimi eventi che consentono di sfruttare la realtà virtuale come nuovo luogo di lavoro per gli organizzatori troviamo i meeting e i seminari. Grazie al futuro del metaverso, sarà presto possibile presenziare a un meeting o a una conferenza in un mondo virtuale, grazie a un avatar che farà le nostre veci. Questo permetterà di sfruttare le potenzialità degli ambienti virtuali per consentire non solo la partecipazione dei visitatori, ma anche dei conferenzieri.
Le nuove frontiere virtuali
Evoluzione e rivoluzione, ecco le parole chiave che caratterizzano la nuova frontiera nel mondo delle criptovalute con l’avvento della moneta elettronica, pronta ad essere tra le prime monete digitali nei più importanti exchange mondiali, che non potranno che sostenerla per il suo valore aggiunto in campo finanziario e artistico.
Dietro c’è un acronimo di tre lettere – NFT – di cui da qualche tempo si parla sempre più, prima nelle nicchie di internet e poi sui più grandi giornali internazionali, perché indica un concetto che può essere applicato a una gran serie di attività umane, digitali ma non solo.
Gli NFT – acronimo delle parole inglesi “Non-Fungible Token” – sono dei certificati di autenticità digitale. All’apparenza gli NFT sono contenuti digitali intangibili, infinitamente replicabili e uguali a tanti altri. Che però diventano in un certo senso unici grazie a una certificazione che avviene tramite blockchain, la tecnologia diventata famosa grazie alle criptovalute ma che è usata pure in altri contesti, ed è presentata spesso con toni un po’ profetici: anche troppo, secondo alcuni scettici. Nel caso degli NFT, la blockchain serve a certificare e commerciare opere d’arte e video di azioni di basket, ma le applicazioni sperimentate vanno dalla moda ai videogiochi. Ovunque ci sia qualcuno interessato alla proprietà digitale di qualcosa, per passione o per profitto.
Streaming di eventi live
Un settore in cui la tecnologia VR sta emergendo è sicuramente quello dello streaming di eventi live. Diverse ricerche effettuate nell’ambito dell’event management sostengono che molti eventi in un prossimo futuro adotteranno la tecnologia VR e ciò è motivato dal fatto che le potenzialità di applicazione della realtà virtuale in questo settore sono pressochè infinite.
Dalle applicazioni ludiche come eventi sportivi, concerti e feste in genere alle applicazioni business e politiche come convegni, conferenze, dimostrazioni ecc. e, in genere, in qualunque evento di interesse sociale
come, ad esempio un matrimonio reale, la realtà virtuale risolve problemi di spazio limitato, è essenzialmente disponibile a chiunque e ovunque e permette un enorme risparmio di costi. Come in passato è successo per la radio che ha risolto il problema di raggiungere la massa nell’esperienza audio e la tv attualmente risolve il problema con un’esperienza visiva 2D, la realtà virtuale ha oggi il potenziale per diventare un nuovo format in cui le persone gurdano e vivono l’esperienza di un evento live da remoto in modo immersivo ed interattivo.
La realtà virtuale dunque, permette nuove prospettive ed opportunità per questo settore. Essa infatti crea eventi con un livello di coinvolgimento mai ottenuto prima e permette un ampia raccolta dati sui partecioanti in tempo reale che possono fornire preziose informazioni ad esempio per le applicazioni marketing o per analisi di vario genere sull’evento e sui suoi partecipanti. Partecipare ad un evento VR fa sentire l’utente come se vi stesse partecipando fisicamente anche se comodamente seduto sulla poltrona di casa o dell’ufficio.
Diverse, se non infinite, sono dunque le applicazioni della realtà virtuale in questo settore e, anche se la maggior parte vedono applicazioni sportive e musicali, un esempio di applicazione non ludica già realizzata è dato dalla CNN che ha trasmesso il primo dibattito politico democratico in VR a cui hanno assistito 121 paesi in tutto il mondo.
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