Procida la Capitale Italiana della Cultura 2022
La capitale italiana della cultura è una città designata ogni anno dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo e scelta da una commissione di sette esperti nominata dallo stesso ministero che, per il periodo di un anno, ha la possibilità di mettere in mostra la sua vita e il suo sviluppo culturale. L’idea nasce nel 2014 ed è di Dario Franceschini, ministro dei Beni culturali e del turismo: l’obiettivo è «valorizzare i beni culturali e paesaggistici» e «migliorare i servizi rivolti ai turisti».
“Il percorso di Procida Capitale Italiana della Cultura – spiega il direttore della candidatura, Agostino Riitano – è iniziato un anno fa e da allora è cresciuta giorno dopo giorno la partecipazione dei cittadini, delle istituzioni culturali, degli enti di ricerca, delle istituzioni pubbliche, delle imprese e soprattutto degli artisti. In totale sono circa 300 gli artisti coinvolti, italiani e stranieri, e siamo particolarmente onorati che tanti di questi abbiamo deciso di dichiarare la loro adesione completa al nostro progetto culturale, convinti che oggi più che mai la cultura deve essere centrale nello sviluppo delle nostre comunità”.
“Siamo orgogliosi di ricevere il sostegno e l’apprezzamento di così tanti procidani d’adozione, uno spaccato di eccellenze del mondo della cultura e dello spettacolo, da sempre particolarmente vicini a Procida. – sottolinea il sindaco Dino Ambrosino – Un motivo in più per essere orgogliosi di concorrere, rappresentando le piccole isole e l’intera area flegrea, esaltando il nostro straordinario bagaglio di esperienze, riti, tradizioni e bellezze, ma soprattutto con un programma articolato, messo a punto con il contributo di tutti in una straordinaria esperienza di progettazione partecipata”.
Il tema ‘La cultura non isola’ è il filo conduttore di un programma nato da una serie di sessioni che hanno visto il coinvolgimento attivo della popolazione e che abbraccia, tra l’altro, 44 progetti culturali, 330 giorni di programmazione, 240 artisti, 40 opere originali e 8 spazi culturali rigenerati.
“Procida 2022 – Capitale Italiana della Cultura”: il Programma
A Procida sono previsti 150 eventi durante tutto il 2022: l’anno della nuova Capitale Italiana della Cultura inizia il 9 Aprile. Coinvolti 350 artisti di 45 Paesi differenti. Dimensione internazionale, co-creazione, inclusione ed ecosostenibilità le parole-chiave.
Il programma prevede 44 progetti culturali (di cui 34 originali), 150 eventi, 350 artisti provenienti da 45 Paesi differenti del mondo e il coinvolgimento diretto di oltre 2000 cittadini, con la rigenerazione di 7 luoghi simbolo dell’isola.
La cultura non isola
Il programma di Procida Capitale Italiana della Cultura 2022 è suddiviso in 5 sezioni declinate con cinque verbi:
Procida inventa;
Procida ispira;
Procida include;
Procida impara;
Procida innova.
Tutti gli eventi sono legati ad un unico tema, La cultura non isola, ideato prima della pandemia e oggi più che mai attuale, che pone l’isola come luogo di esplorazione, sperimentazione e conoscenza, modello delle culture e metafora dell’uomo contemporaneo.
Vengono sviluppate tre categorie di progetti:
Progetti Faro, che favoriscono processi di trasformazione, rigenerazione e rivitalizzazione urbana;
Progetti Ancora, che approfondiscono le eredità culturali, con un forte impulso dalla dimensione locale alla visibilità nazionale ed internazionale;
Progetti Comunità, volti a promuovere, facilitare e costruire comunità solidali, capitale sociale e beni relazionali.
Cinema, letteratura e musica: Procida inventa e ispira
Teatro, cinema, letteratura e musica si declinano attraverso una serie di progetti, alcuni dei quali dal format consolidato, come MarEtica (8 – 11 Settembre), una rassegna che – con l’imprimatur di Alessandro Baricco – intreccia la letteratura con la vocazione nautica-sportiva dell’isola.
E ancora: Procida Racconta (8-11 Giugno, direzione artistica di Chiara Gamberale, con il premio Strega 2021 Emanuele Trevi, Giulia Caminito (Campiello 2021), Paolo Nori, Gavin Francis, Donatella Di Pietrantonio e Fabio Genovesi).
Artecinema (15-17 Luglio, con documentari su Banksy, Jan Fabre, Pablo Picasso, Marina Abramovic e Renzo Piano), Eruzioni Festival (Luglio), Il mondo salvato dai ragazzini (Aprile, un laboratorio creativo ispirato da Elsa Morante per educare i più piccoli alla lettura e alle relazioni attraverso buone prassi condivise, tra gli ospiti l’artista francese Hervé Tullet) e il Premio Isola di Procida – Elsa Morante (Settembre).
Torna, con nomi importanti, Il Vento del Cinema (2-5 Giugno), la rassegna ideata da Enrico Ghezzi, che affronterà il tema degli immaginari futuri con nomi di primo piano del cinema contemporaneo, da Gabriele Mainetti a Mario Martone, da Alice Rohrwacher a Carlo Verdone, da Paolo Virzì a Marco Bellocchio.
Con il Coro della Fondazione Teatro di San Carlo di Napoli, diretto da José Luis Basso, i porticcioli di Marina Corricella e Chiaiolella ospiteranno Oper(A)mare (3 e 25 Giugno), con la rappresentazione di due opere liriche in forma di concerto e il pubblico che potrà assistervi anche dalle barchette e dai balconi delle case tipiche dell’isola.
Con Ritual Project i suoni originali delle celebrazioni rituali dell’isola vengono rigenerati, dando vita a performance artistiche live e attività laboratoriali, anche grazie alla visione e al talento di Pier Paolo Polcari degli Almamegretta; con “Il suono del tempo” (Maggio) tre installazioni sonore, nei pressi dei fari dell’isola, traducono in melodie i dati delle condizioni meteorologiche.
Procida 2022 è un progetto del Comune di Procida, sostenuto dal MiC, dalla Regione Campania e dalla Città Metropolitana di Napoli
La prima isola Capitale Italiana della Cultura
Prima isola scelta dal Ministero della Cultura, in virtù del suo progetto, nato con un percorso di co-creazione che ha coinvolto la cittadinanza e che è stato ritenuto capace di rappresentare un modello per i processi sostenibili di sviluppo a base culturale delle realtà isolane e costiere del paese.
Procida raccoglierà il testimone da Parma il 9 Aprile e inaugurerà il suo anno da capitale, con un evento che, ispirandosi alla suggestione dei miti del mare, partirà dalla terraferma, attraverserà il golfo di Napoli per giungere sull’isola, coinvolgendo la comunità isolana attraverso performance teatrali, parate e uno spettacolo pirotecnico.
L’anno da Capitale è, per Procida, il compimento di un lungo percorso avviato con la presentazione della candidatura e che ha già registrato tappe significative, come la prestigiosa mostra “PANORAMA” di Italics dello scorso Settembre.
Lo sviluppo di una eterogenea rete di collaborazioni nazionali e internazionali – con ENIT Agenzia Nazionale del Turismo, il Consolato Generale USA di Napoli, il Forum Austriaco di Cultura a Roma, fino alla recente sottoscrizione di un protocollo di intesa con la RAI Radiotelevisione Italiana S.p.a. .
La selezione quale best practice nell’azione “Cultural Heritage in Action” in Finlandia e l’avvio di un importante programma volontari che prevede preziosi scambi con Matera e Parma.
Procida: una delle 25 mete da visitare nel mondo nel 2022
Un consistente impatto mediatico è stato generato intorno all’isola e al progetto: un italiano su due già a Luglio sapeva che Procida sarà Capitale italiana della Cultura nel 2022 (indagine Doxa promossa dalla Regione Campania), ne hanno parlato anche, tra gli altri – New York Times, CNN e The Guardian – National Geographic ha scelto Procida quale una delle 25 mete da visitare nel mondo nel 2022.
La governance di Procida Capitale Italiana della Cultura vede insieme il Comune di Procida e la Regione Campania in un accordo di collaborazione, che si è tradotto nella creazione di una cabina di regia per il coordinamento, la realizzazione e il monitoraggio degli interventi.
“Con l’assegnazione del prestigioso riconoscimento – spiega il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca – è stato premiato un progetto bellissimo, un programma di sviluppo – non solo locale – a base culturale e di valorizzazione del patrimonio materiale e immateriale dell’isola e della Campania, a cui Regione e Comune hanno fortemente creduto”.
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