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L’importanza di un allestimento scenografico negli eventi

Che siano eventi culturali, eventi fieristici, eventi legati al food, alla sanità, l’allestimento ne valorizza il modo in cui si presenta. Lo spazio infatti è una forma troppo complessa per lasciarla a sé stessa; va ordinato, predisposto, organizzato così che le persone possano abitarlo e viverlo al meglio. La scenografia infatti può essere di ordine funzionale – pratico oppure di ordine artistico – estetico. Nel caso di entrambe le due soluzioni, l’allestimento scenografico è parte essenziale di un evento ed è merito di professionisti del settore.

Quali sono gli elementi per un allestimento scenografico?

Prima di tutto va definito il concept, il progetto va pensato, disegnato, ragionato: tutto deve avere una coerenza di pensiero e di progettualità. In questa fase va infatti valutato che tipo di allestimento può essere, ad esempio tematico, far parte di una serie di allestimenti da ripetere nel tempo, oppure essere un allestimento singolo e legato a uno specifico evento. Una volta stabilito un progetto che di solito viene seguito da uno scenografo, art director e professionisti del design, che si occupa di tutti gli elementi per un allestimento di successo:

·         oggetti

·         costruzioni

·         impalcature

·         pareti

·         illuminazione

·         personaggi di scena

·         proiezioni video

·         audio e luci

I modi per pensare una scenografia sono davvero illimitati, soprattutto se si pensa alla sconfinata tipologia di eventi per cui può servire un allestimento. Infatti importanti sono sia lo spazio in cui l’allestimento avrà luogo, sia il concept dell’evento stesso. Non ha senso creare un allestimento scenografico teatrale per un evento di marketing. E’ anche vero che con la creatività e con la firma di un grande scenografo, i linguaggi possono essere contaminati e vengono trovate soluzioni innovative e alternative anche per parlare di un ambito che di creatività ne richiede poca o in misura minore.

Le esposizioni

Ogni commerciante, imprenditore, e organizzatore di fiere, che voglia promuovere o vendere, non può infatti prescindere dall’esposizione dei prodotti e la pubblicità dei suoi servizi, che devono essere calati dentro un contesto convincente, attraente, memorabile. La scenografia infatti non solo deve colpire: l’obiettivo di un ottimo allestimento è quello di essere ricordato. Molto spesso però non viene dato sufficientemente peso all’esperienza espositiva in un contesto progettato solamente come semplice spazio ordinato e funzionale.

Ma come si può celebrare e rendere indimenticabile? Possiamo fare di più, attraverso la scenografia.

Un buon allestimento infatti permette di differenziarsi dalla concorrenza, di provare emozioni, di alimentare il ricordo, di parlare più direttamente al pubblico, non solo coinvolgendo il pubblico con cui entrare in contatto, ma anche l’ambiente lavorativo con cui si collabora. L’allestimento scenografico permette un’esperienza a 360 gradi.

La scenografia richiede moltissime skills. Ad esempio:

•   scenotecnica

•   art direction

•   disegno

•   grafica

E se possibile, anche conoscere le basi delle abilità più tecniche, dalle lavorazione dei tessuti alla tinteggiatura, fino a qualche competenza nella saldatura.

La figura dello scenografo

Per essere uno scenografo non è necessario comunque essere un tuttofare; tutte le mansioni possono essere assolte da un team collaborativo che si occupa di allestimenti. Una scenografia richiede lavoro flessibile, multitasking e grande capacità di lavoro in team. La costruzione di un allestimento richiede il coordinamento di più componenti che per far funzionare la macchina di un evento devono coincidere e intersecarsi perfettamente.

L’allestimento infatti può essere pensato per spettacoli, per eventi fieristici e di promozione; ci sono anche gli allestimenti scenografici per il cinema così che per il teatro. A delle buone capacità pragmatiche, oltre che creative, si aggiunge anche la relazione con lo spazio e con i tempi di consegna. Come tutte le cose, anche la realizzazione di una scenografia richiede una progettualità che ha delle scadenze. Una volta fissato l’evento non si può prescindere dalla sua data, dai preparativi e da tutti gli altri operatori che lavorano alla buona riuscita dell’evento. Oltre allo scenografo, art director, project manager ci sono infatti altre figure che spesso vengono assolte dallo scenografo come restauratori, decoratori, costumisti, interior designer.

Oggi è particolarmente sentito anche l’aspetto ecologico della scenografia, ad esempio attraverso il recupero e il riutilizzo dei materiali in una vera e propria ottica di Circular economy. Si devono conoscere molto bene i materiali da usare sia in termini di effetto, qualità, combinazione, budget e con un tocco green è pure possibile pensare scenografie di qualità nel totale rispetto dell’ambiente.

Un esempio di successo: La Biennale di Venezia

Una tra le manifestazioni d’arte più importanti in Italia è la Biennale di Venezia. Ogni due anni invita artisti da tutto il mondo per esporre nei padiglioni le opere più importanti e le ricerche artistiche dei maggiori esponenti del settore è un esempio di uso scenografico di successo.

Il flusso di persone è imponente: dalle premiere con ospiti selezionati e giornalisti, alla vera e propria apertura della Biennale che ha una durata di quasi un anno. Per questo lo spazio deve essere pensato, gestito e strutturato in modo tale da rispondere in maniera intelligente ad ogni tipo di esigenza. Le location della Biennale sono, ad esempio, l’Arsenale e i Giardini: spazi inseriti all’interno della Laguna, questo è già di per sé un aspetto da considerare per l’organizzazione e la logistica.

Il pubblico della Biennale è composto sia dagli addetti ai lavori quindi un audience che opera nel settore artistico, sia da spettatori interessati a fruire manifestazioni di arte contemporanea. La scenografia infatti ne valorizza l’evento tenendo conto del suo pubblico e della tipologia di comunicazione: ogni padiglione parla la lingua dell’arte e della propria cultura ed è in dialogo con tutti gli altri padiglioni e con la direzione artistica della manifestazione che viene seguita da un curatore che ne cura il concept.

L’allestimento scenografico della Biennale ricorre sicuramente a materiale polifunzionale ed eterogeneo, ad alto budget vista la portata internazionale della manifestazione, a un’illuminazione specifica pensata ad och che valorizzi le opere d’arte proposte, a un ottimo supporto audio e video per la riproduzione di suoni, filmati, corti, performance e proiezioni.

L’allestimento scenografico della Biennale è ormai un modello di successo perché la manifestazione è consolidata nel tempo e la squadra si compone di un grande team di esperti di allestimento scenografico e grandi contenuti.