Monastero di Santa Chiara
Con il suo chiostro maiolicato, la storia e l’arte, il Monastero di Santa Chiara è uno dei luoghi più straordinari di Napoli. La più alta rappresentazione della perfetta fusione tra arte, bellezza e spiritualità. Questo è il Chiostro di Santa Chiara. Il Monastero con quel magnifico Chiostro che incanta cittadini e viaggiatori da generazioni. Non è un caso che, questo luogo, sia tra i più rilevanti e apprezzati monumenti del patrimonio artistico, culturale e storico del capoluogo campano, nonché attrazione turistica da tempi immemori.
Il Chiostro maiolicato
Tutto merito di quel Chiostro maiolicato, della storia e dell’arte che si respirano a ogni passo mosso all’interno dell’ambiente. Il complesso stesso, appare agli occhi di chi lo guardia, come l’espressione massima di bellezza sublime ottenuta dalla perfetta fusione tra fede, arte, attenzione dei dettagli e virtuosa maestria, caratteristica questa che rende il luogo unico e raro.
Non è un caso, infatti, che il complesso monumentale di Santa Chiara, con gli anni, sia stato protagonista dei più belli e svariati versi musicali, così come è stato menzionato anche dal filosofo Benedetto Croce che, parlando del Monastero e del suo Chiostro, lo ha definito come una delle più grandi espressioni artistiche di Napoli e dell’Italia intera.
Situato nel centro storico di Napoli, tra l’omonima strada e la Piazza del Gesù Nuovo, il complesso include una Basilica di origine gotica, il famoso Chiostro maiolicato, il grande campanile, gli ambienti monastici, il museo dell’Opera Francescana e un’area archeologica che conserva i resti di uno stabilimento termale risalente all’epoca romana.
Il Complesso
Il complesso monumentale di Santa Chiara, anche noto come Monastero di Santa Chiara, è tra i più rilevanti e apprezzati monumenti del patrimonio artistico di Napoli. E’ reso celebre dal suo chiostro che ne è espressione sublime di pace e bellezza, elementi che a Napoli hanno spesso trovato attuazione nel connubio tra fede e arte, ricercatezza e virtuosismo.
Ubicato nel centro storico di Napoli, tra l’omonima via e Piazza del Gesù Nuovo, il complesso si estende su una superficie vasta che include la Basilica di origine gotica, gli ambienti monastici, l’area archeologica con i resti di uno stabilimento termale di epoca romana, l’ampia zona occupata dal museo dell’Opera Francescana, il famoso Chiostro Maiolicato e il grande campanile.
Il Chiostro delle Clarisse, o chiostro Maiolicato del monastero di Santa Chiara, originariamente creato come un giardino medievale, venne modificato da Domenico Antonio Vaccaro tra il 1739 e il 1769, per volontà della badessa Ippolita di Carmignano e con l’aiuto della regina Maria Amalia di Sassonia, moglie di Carlo di Borbone.
L’architetto napoletano pur lasciando intatta l’originaria struttura gotica del chiostro, creò nella parte centrale due ampi viali interni dividendo cosi l’antico chiostro in quattro settori: due sistemati a giardino all’italiana con siepi e fontane, e due destinate ad agrumeto.
Per il suo valore intrinseco che ne ha fatto oggetto di declamazione da parte di cantori (i celebri versi di Rocco Galdieri “Munasterio ‘e Santa Chiara/tengo o core scuro scuro..” sono il canto nostalgico di un napoletano che evoca la sua Napoli lontana trasfigurandola nel ricordo del monastero) e di intellettuali, come il filosofo Benedetto Croce che, non a caso, iniziò il suo “Storie e leggende napoletane” con la menzione della cittadella francescana, Santa Chiara è tra le più variegate e riconosciute espressioni d’arte di cui Partenope dispone.
Negli ultimi anni, grazie anche a una gestione rinnovata e adeguata, numerosi fedeli, turisti e autoctoni affollano la struttura, vivacizzando un vero e proprio gioiello sito nel cuore della città.
Un angolo di Paradiso nel tumulto cittadino.
0 comments
Write a comment