Monastero di Santa Chiara
Il Complesso Monumentale di Santa Chiara di Napoli, che comprende la Chiesa, il Monastero ed il Convento, fu costruito su iniziativa di Re Roberto D’Angiò nel 1321.
La Chiesa, per lo straordinario numero di Clarisse che subito lo popolarono fu chiamata Santa Chiara. Il famosissimo Chiostro Maiolicato fu realizzato nella versione giunta fino ad ora da D. A. Vaccaro che ha realizzato i viali che, dividono il giardino in quattro settori. Fiancheggiano i viali 64 pilastri a pianta ottagonale, rivestiti da maioliche con scene vegetali. Le decorazioni delle maioliche si devono agli artigiani Donato e Giuseppe Massa, che hanno armonizzato la policromia del Chiostro con tutti gli elementi architettonici e naturali circostanti. I pilastri maiolicati sono collegati tra loro da sedili sui quali, con la stessa tecnica, sono rappresentate scene tratte dalla vita quotidiana dell’epoca. Le pareti dei quattro lati del chiostro sono interamente coperte da affreschi seicenteschi, raffiguranti santi, allegorie e scene dell’Antico Testamento. Al termine di due dei bracci del Chiostro è posto l’ingresso al Museo dell’Opera che conserva alcuni tesori scampati al bombardamento del 1943. Nella Sala Archeologica sono raccolti i reperti rinvenuti durante gli scavi e i restauri.
Nel secondo ambiente, la Sala della Storia, sono ricostruite le vicende e le vicissitudini del complesso monumentale nel corso dei secoli. La terza sala è quella cosiddetta dei Marmi, dove sono allocate statue e decorazioni marmoree, ivi collocate dopo il bombardamento della chiesa, nonché una parte dei fregi che ornavano le celle delle clarisse, riproducendo gli stemmi delle famiglie nobili da cui alcune di esse provenivano. Nella Sala dei Reliquiari, posta su un piano soppalcato, si conservano infine paramenti sacri, corredi liturgici e reliquie, oltre al busto ligneo dell’Ecce Homo, opera rinascimentale di Giovanni da Nola.