I Dormienti di Mimmo Paladino in mostra a Milano
A Milano le trentadue sculture in terracotta di Paladino in un nuovo allestimento inedito
I Dormienti di Mimmo Paladino potrebbero essere chiamati anche “Misteri”, portano come retaggio gli strascichi della terra natia dell’artista, la Valle Caudina, carichi di presagi e riti propiziatori che si dipanano in insolite memorie ataviche collettive. Nascono alla fine degli anni Novanta, quando li espone per la prima volta a Poggibonsi (1998).
Altri Dormienti in terracotta sono stati realizzati per la grande mostra negli spazi sotterranei della Roundhouse di Londra (1999), in dialogo con un impianto sonoro appositamente ideato dal musicista, compositore e produttore britannico Brian Eno. A oltre vent’anni di distanza, l’artista propone con un nuovo allestimento pensato appositamente per lo spazio della Cardi di Milano.
Queste sculture potrebbero far pensare ai calchi ritrovati a Pompei dopo l’eruzione del Vesuvio, ma in realtà nascono dalla riflessione dei ricoveri di guerra inglesi durante la Seconda Guerra Mondiale dei disegni realizzati nel 1944 da Henry Moore. Nella penombra dello spazio assorto della galleria milanese s’intravvedono 32 sculture distese a terra che sembrano riposare, nascono dalla terra e dal sonno vengono liberati dalla pesantezza del corpo per divenire soffio evanescente che si libera nell’aria grazie alle sottili e magistrali composizioni musicali di Eno.
I Dormienti” di Mimmo Paladino, allestita a Milano presso Cardi Gallery
I Dormienti di Mimmo Paladino traggono ispirazione dai disegni di Henry Moore, riferimento diretto ai ricoveri di guerra inglesi nel corso della seconda guerra mondiale. Esposti per la prima volta a Poggibonsi nel 1998 nell’ambito di Arte all’Arte vengono in seguito fusi in bronzo per l’installazione permanente della Fonte delle Fate sempre a Poggibonsi. Con uno scarto temporale di vent’anni Cardi Gallery ospita un allestimento inedito quale unica esposizione in una galleria d’arte. Va detto senza giri di parole: mostra imperdibile.
Luci, ombre, silenzio sono i parametri a cui attenersi nel momento in cui si varca la soglia dello spazio espositivo, non solo emotivamente, ma anche fisicamente. Il passo deve farsi lieve al fine di non turbare la profondità di un sonno probabilmente popolato da sogni celati nell’intimità dei dormienti. Intimità densa di valori simbolici poiché ogni simbolo ha nel sogno la propria sede e viceversa. La postura fetale pare conservare di ogni corpo il segreto delle proprie origini, del proprio percorso esistenziale del quale rimangono alcuni oggetti quale testimonianza di vita vissuta.
La loro lontananza dal mondo reale, accompagnata dalle note della composizione musicale di Brian Eno, svolge una azione naturale e al tempo stesso incontrollata, spaziando in un altrove intimo privo di confini assumendo in sé l’assolutezza dell’archetipo e come scrisse Jung ne Gli archetipi dell’inconscio collettivo “…è identico per tutti gli individui e costituisce il substrato psichico comune di natura soprapersonale presente in ciascuno”.
A completare l’installazione concorre, al piano superiore della Galleria, la grande opera inedita Sunday Mornin’ Comin’ Down’ compresa in unica cornice e composta da cento disegni inediti realizzati nel corso del 2020. Dopodiché il percorso inverso ci riconduce tra I Dormienti facendo riaffiorare alla mente Sacre Parole “Vi fu silenzio prima della creazione vi sarà silenzio alla fine dei tempi”.
Mimmo Paladino “I Dormienti” – Milano – Cardi Gallery
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