Valeria Corvino Allusione della Forma

Mostra personale di Valeria Corvino. Allusione della Forma

L’esposizione, organizzata dalla Galleria Michelangelo curata da Fabio Cozzi e Licia Rubcich con testo critico di Gianmaria Nerli, costituisce l’occasione per ammirare l’ultima produzione dell’artista: un aggiornamento per i suoi collezionisti, critici ed amici, e una piacevole scoperta per quanti non hanno ancora avuto modo di apprezzare il suo lavoro.

Sono esposte trenta grandi opere di recente produzione che testimoniano l’ennesimo passo verso il consolidamento di uno stile espresso con un personalissimo linguaggio che, apparentemente rivolto al passato, lo reinterpreta e lo rimodella attraverso arditi tagli di immagine o sapienti “zoomate” su alcuni particolari dei soggetti preferiti dall’artista.  Dipingendo statue marmoree vivificandole oniricamente con piccoli particolari o tocchi di colore, Valeria Corvino persegue il vecchio sogno, suo come di tanti artisti, di realizzare un perfetto connubio fra pittura e scultura.

 

Galleria Fotografica

L’ARTISTA Valeria Corvino.

Nata a Napoli nel 1953. Dopo aver frequentato l’Accademia di Belle Arti con maestri quali Gianni Pisani, Armando De Stefano, Gerardo Di Fiore e Franco Mancini, ha seguito un corso di fotografia artistica sotto la direzione di Mimmo Iodice, ricavandone un’esperienza preziosa e un forte stimolo per lo studio della psiche umana, intesa come miniera da esplorare in profondita’. Il suo personalissimo linguaggio pittorico, partito da un rigoroso ipermanerismo, si proietta con ardita sicurezza verso un lirismo fantastico, all’insegna di un perfetto equilibrio tra forma e contenuto. “Le sue figure emozionano sia quando si svegliano sia quando si addormentano. Il sonno è dei simulacri, il risveglio è delle coscienze”(Tommso Trini). Dalla prima Collettiva alla Sala Gemito a Napoli nel 1987, il calendario dell’artista si e’ infittito di significative presenze e testimonianze, tra cui le mostre a Castel dell’Ovo e alla Casina Pompeiana a Napoli, e a Villa d’Este a Cernobbio. Una sua personale tenuta nel marzo del 1993 al Centro Culturale Angelicum di Milano, seguita nel 1994 da un’altra esposizione allo spazio Arte e Carte di Napoli, hanno riscosso un entusiastico successo di pubblico e critica, cosi come, successivamente, la sua personale di Palazzo della Penna a Perugia. Le sue numerose presenze in questi ultimi anni, come quella alla collettiva della Biennale di Venezia nel 1995 e le sue personali al Palazzo della Provincia di Salerno, alla Fondazione Stelline di Milano e Palazzo Barberini a Roma hanno “consacrato la pittrice nel novero delle presenze artistiche piu’ interessanti del nostro tempo” (Arcangelo Izzo).

Castel Nuovo

La costruzione del Castel Nuovo (Maschio Angioino) iniziò nel 1279, sotto il regno di Carlo I d’Angiò, su progetto dell’architetto francese Pierre de Chaule. Fin dall’inizio esso viene chiamato” Castrum Novum” per distinguerlo da quelli più antichi dell’Ovo e Capuano. Durante il regno di Roberto d’Angiò, il Castello, divenne un centro culturale dove soggiornarono artisti, medici e letterati fra cui Giotto, Petrarca e Boccaccio. Agli Angioini successero gli Aragonesi con Alfonso I, che seguendo la scelta dei precedessori, fissò la sua dimora reale in Castel Nuovo iniziandone i lavori di ricostruzione e facendo innalzare all’esterno, fra la Torre di Mezzo e quella di Guardia, il grandioso Arco di Trionfo per celebrare il suo vittorioso ingresso nella città di Napoli. Attualmente il complesso monumentale viene destinato ad uso culturale ed è, tra l’altro, la sede del Museo Civico diretto da Alfonso Artiaco e Silvana Dello Russo. L’itinerario museale si articola tra la Sala dell’Armeria, la Cappella Palatina o di Santa Barbara, il primo ed il secondo piano della cortina, meridionale a cui si aggiungono la Sala Carlo V e la Sala della Loggia destinate ad ospitare mostre ed iniziative culturali di gran pregio. SALA CARLO V Questa Sala situata al primo piano del Castello ha ospitato grandi artisti di fama internazionale: Mimmo Paladino, Betty Bee, Massimo Fagioli, Andy Wharol.

Comunicato stampa

L’esposizione, organizzata dalla Galleria Michelangelo curata da Fabio Cozzi e Licia Rubcich con testo critico di Gianmaria Nerli, costituisce l’occasione per ammirare l’ultima produzione dell’artista: un aggiornamento per i suoi collezionisti, critici e amici, e una piacevole scoperta per quanti non hanno ancora avuto modo di apprezzare il suo lavoro. Saranno esposte una trentina di grandi tele di recente produzione che testimoniano l’ennesimo passo verso il consolidamento di uno stile espresso con un personalissimo linguaggio che, apparentemente rivolto al passato, lo reinterpreta e lo rimodella attraverso arditi tagli di immagine o sapienti “zoomate” su alcuni particolari dei soggetti preferiti dall’artista. Dipingendo statue marmoree vivificandole oniricamente con piccoli particolari o tocchi di colore, Valeria Corvino persegue il vecchio sogno, suo come di tanti artisti, di realizzare un perfetto connubio fra pittura e scultura.

La mostra è sponsorizzata da UBS (Italia) SpA, Ansaldobreda, Izzo Naval interiors, Giuseppe Bottiglieri di navigazione SpA, Cogin Costruzioni generali infrastrutturali.